“Abitare è lo scopo dell’architettura, l’abitazione significa qualcosa in più di “rifugio”: essa implica che gli spazi dove la vita si svolge siano “luoghi” nel vero senso della parola.
Fin dall’antichità il “genius loci” o spirito del luogo è stato considerato come quella realtà concreta che l’uomo affronta nella vita quotidiana.
Fare dell’architettura significa visualizzare il genius loci: il compito dell’architetto è quello di creare luoghi significativi per aiutare l’uomo ad abitare.”
Questa è parte della prefazione del libro “Genius Loci” di Christian Norberg-Schulz.
E’ un saggio (testo fondamentale per l’esame universitario Architettura del Paesaggio), è riflessione, è una nozione fondamentale nel dibattito architettonico contemporaneo.
Le “implicazioni psichiche” dell’architettura, come le definisce l’autore, è il tema trattato, i rapporti tra architettura e contesto sono analizzati attraverso la lettura di tre città:
Praga, Khartoum e Roma.
L’architettura è un’arte difficile e lo scopo “dovrebbe” esser quello di aiutare l’uomo ad abitare, ma fare città ed edifici non è sufficiente!
Concretizzare il Genius Loci e “comprendere” la vocazione del luogo, questo è architettura.
Voi lo sentite lo spirito del luogo? Quella sensazione di benessere e di appartenenza, “sentirsi a casa”…
Rizzate le vostre antenne, io solitamente mi affido alla mia “pancia”: lo percepisco e lo vivo! 😉
E’ una bellissima sensazione.
Lettura consigliata vivamente, è un saggio da condividere e da avere nella vostra libreria.