Siamo alla fine degli anni 80′, vivo a Parma da studente universitaria, gioco a pallavolo da quando ho 10 anni con ottimi risultati (capitano e serie D), faccio la “tata” in due famiglie per essere indipendente, frequento un corso di pittura e amo i miei animali domestici. (gatti, cane, ricci, cavallo, canarini, agnellino e altri infiltrati: pipistrelli, talpa, bisce dal collare… etc.)
Non mangio carne da sempre (ricordate l’articolo? sbirciate in questa sezione…) e sono fortemente contro: caccia, pellicce, vivisezione, test sugli animali, nucleare, circo, insomma ero piena di energia e di convinzioni e certamente l’età mi supportava attivamente! 😉
Ma c’era un ma… avevo alcuni problemi di salute, sintomi diversificati e quasi incomprensibili. Le visite specialistiche e gli esami di vario tipo erano stati fatti: endocrinologo, dermatologo, allergologo… più meno la stessa diagnosi: una patologia che non descrivo, aggravata dal “mio stato di stress”. Quindi una serie di prescrizioni e di farmaci. Io ascoltavo il mio corpo che mandava chiari messaggi, ma non capivo o meglio i medici non capivano! Ma stress de che?!?
La mia vita mi piaceva e quel che facevo l’avevo scelto!
Dopo un lungo periodo di sofferenza e di viaggi alla ricerca di uno specialista che capisse e che mi capisse, un giorno mio papà (ora non c’è più) torna a pranzo e mi dice:” Sto ristrutturando la casa di una persona, è una dottoressa, ma non so in cosa, è un nome strano… questo è il numero, se vuoi prova a sentirla…”.
La chiamo e fisso un appuntamento. E’ un omeopata (ecco il nome strano!).
Come richiesto dalla dottoressa, porto tutti i referenti che ho, mi accoglie una donna alta, bionda, sorridente, ma decisa e precisa. Lo studio era pulito, ordinato, alle pareti attestati con parole e nomi a me sconosciuti, mobili di legno antichi e un piacevole profumo di fiori nell’aria.
La visita inizia con una serie dettagliata di domande particolari del tipo: ” A che ora si addormenta?” ” Come sono le sue feci?”, ” Mi descriva i suoi pasti…” e così via, poi passiamo alla visita medica (comprese le otturazioni dei denti) ed infine il vega test. Verifica alcuni dati dai miei referti, inserisce tutto a PC , mi fa accomodare e guardandomi negli occhi mi dice: ” Le hanno prescritto questi farmaci (ed ometto quali…) per anni, già questa scelta è opinabile data la sua giovane età, ma il vero problema è che lei non ha la patologia per la quale veniva curata…”
COSA?!? 😡 😕 Lo avevo sempre detto, ad ogni specialista! Sentivo che il mio corpo mi stava urlando qualcosa ma nessuno e dico nessuno, lo ascoltava e mi ascoltava, altro che stress!!! Frustrazione, rabbia e…paura questo è quel che sentivo in quel momento tanto da scoppiare in lacrime.
Anna, la dottoressa, si riservo’ di valutare più a fondo tutti i miei referti e le mie analisi, ma era certa che tutti i miei sintomi avessero un’altra causa, avevo sì dei problemi, ma non quelli diagnosticati per anni!
Dopo alcuni mesi, difficoltosi sia per i rimedi prescritti che per la dieta specifica da rispettare, ho iniziato a star meglio fino a non soffrire più di alcun disturbo.
Questo è il mio incontro con l’omeopatia, con l’omotossicologia e soprattutto con un medico, uno specialista, una donna fantastica.
E’ superfluo dire che Anna è il mio medico e una cara amica ed avremo modo di conoscerla meglio all’interno di questa nostra sezione. E’ stata una dei primi medici in Italia ad utilizzare medicine complementari: omeopatia, agopuntura e floriterapia, per oltre 15 anni ha collaborato con l’Università Statale di Milano.
Omeopatia: dal greco “omois” cioè simile e “pathos” cioè sofferenza. Metodo terapeutico i cui principi sono stati formulati dal medico tedesco Samuel Christian Hahnemann alla fine del XVIII secolo.
“L’omeopatia nasce da esperimenti che permettono di capire che una sostanza, per poter guarire determinati sintomi in una persona ammalata, deve provocare sintomi analoghi e non la stessa malattia, se viene assunta da una persona sana.”
Questa è la legge fondamentale della dottrina omeopatica che venne intuita nel 1790 da Hahnemann.
Grazie Anna e grazie papà per questo incontro speciale. 😉

