Stamattina camminando, per la prima volta, ho vissuto le sensazioni tipiche dell’inverno.
Ne sono stata felice. La brina ha ricoperto parte del giardino e l’aria mi pungeva il viso e le mani.
Ben arrivato inverno, è stata una lunga e desiderata attesa. 😉
Amo la stagione invernale per vari motivi e tra questi vi sono le zuppe, le minestre e le vellutate.
Le cucino e le mangio con piacere, le considero delle vere (buone) coccole.
La mia preferita è la vellutata di zucca con crostini dorati, olio di oliva e rosmarino.
Anche i legumi però sono ben presenti nella mia dieta, mi spiace che siano alimenti sottovalutati dall’alimentazione moderna. Nel 1930 si mangiavano circa 12,9 Kg pro capite all’anno, nel dopoguerra i consumi sono drasticamente calati: 4,7 Kg nel 1952 e da allora vi è stata una netta discesa fino a 3,4 Kg nel 1980.
Negli ultimi anni i consumi hanno ricominciato a salire, mi auguro che questo continui, per salvaguardare le varietà più a rischio (per esempio la cicerchia) ma sopratutto per non rinunciare alle molte virtù nutritive, infatti, sono l’alimento vegetale più ricco di proteine.
La composizione in aminoacidi essenziali dei legumi, non è ottimale ma l’associazione con i cereali, come avviene nelle ricette tradizionali classiche, colma questa carenza.
I semi delle leguminose sono ricche di fibre, minerali, specialmente ferro, calcio, magnesio e vitamine.
Le ricette sono numerose, antiche e facili da realizzare.
Personalmente amo la pasta e fagioli (senza pancetta), la zuppa di piselli e la vellutata di ceci.
E voi? Li utilizzate???
Legumi alla riscossa!!!
Prossimamente pubblicherò alcune ricette molto facili. (se le cucino io lo sono di certo! ) 😉