"Il pettirosso prova le sue ali. Non conosce la via ma si mette in viaggio verso una primavera di cui ha udito parlare." Emily Dickinson.

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fiori

Luna di miele

Posted on 16 giugno 2016

I babilonesi donavano agli sposi una bevanda a base di miele, l’idromele, nella quantità necessaria per un mese, pare che l’idromele fosse utile a stimolare la fertilità e venne utilizzato anche dai romani e nel medioevo.

Nel medioevo la famiglia che dava in matrimonio la figlia ad un uomo,  porgeva anche del miele; prodotto costoso all’epoca e simbolo di dolcezza. Gli sposi trascorrevano la prima notte di nozze detta “luna di miele” per la durata del ciclo femminile (legata alle fasi lunari) e per la presenza del miele.

Nelle sacre scritture si legge che lo sposo, in questo periodo, non dovrebbe svolgere attività o lavori pesanti, ma dedicarsi completamente alla moglie. (mi piace… 😀 ).

In età moderna, l’espressione viene utilizzata per  descrivere il periodo successivo la cerimonia: il viaggio di nozze.

Anche io, ho una spiegazione molto personale a questo modo di dire.  😉

Mirella (la Miri, la mia mamma)   ha sempre avuto nel suo immenso giardino fiorito, anche i fiori “della luna di miele”.

Li chiama così perchè durano una sola notte.

Sono i fiori rosa di una pianta grassa, in primavera iniziano a crescere e proprio in questo periodo si aprono.

Poche ore per poterli ammirare, li vedi crescere, chiusi, li osservi, attendi, poi come per magia…ecco la meraviglia! ?

Due anni fa la Miri mi ha donato una piccola piantina, ed eccola …

Grazie Miri!  😉

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Posted in: Dentro la notizia | Tagged: bevanda, espressione, fiori, giardino, Luna di miele, matrimonio, mirella, Miri, sposi, viaggio di nozze

Il giardino di Pia

Posted on 1 giugno 2016

Mi capita di fare alcune scelte istintivamente per poi scoprire collegamenti, legami, affinità.

Spesso accade anche con i libri. Ne sono attratta, non c’è una vera motivazione, ma so che devo acquistarlo e leggerlo subito, poi il perchè si manifesta, come per questo.  😉

Ieri sera l’ho iniziato, dopo le prime righe, mi sono girata verso il comodino dove troneggia “Tutte le poesie” di Emily Dickinson, ed ho sorriso.  😀

Da qualche settimana è lì, scelgo una poesia prima di spegnere la luce. Ed ecco svelato il legame!  😀

Il giardino di Pia nasce da un podere spoglio che diviene un luogo dove passeggiare tra un frutteto, l’orto, un boschetto e gli ulivi.

Il giardiniere non c’è, per scelta, per rispetto…

Pia se ne occupa con amore, passione, dedizione, ma un giorno le cure termineranno e il giardino questo non lo sa.

Il dialogo tra uomo e paesaggio espresso nel giardino,  cesserà e la natura avrà la meglio.

Zappare, potare, piantare, sfalciare, raccogliere i frutti erano tutti lavori svolti per prendersi cura del giardino, ora Pia, deve prendersi cura di sé stessa ed affrontare la malattia.

La mancanza delle forze e dell’equilibrio, la lentezza nel camminare, le ore dedicate alle terapie, un ulteriore peggioramento all’ultimo controllo medico ed il pensiero del non esserci più e dell’aldilà.

E poi la  poesia che rivela.

Racconta di Emily e di Pia e accoglie pezzi di vita.

Oggi nella nostra classifica il libro: “Al giardino ancora non l’ho detto” di Pia Pera.

Un libro da leggere, da avere e custodire come un dono. 😉

 

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Posted in: LiberaLibri | Tagged: emily dickisnson, fiori, giardiniere, giardino, malattia, Natura, orto, Pia Pera, podere, poesia, tulipani, ulivi

Lo sapevi che…lo shampoo è nato nel 1762?

Posted on 24 luglio 2014

disegno-da-colorare-riccio-s17941 (140 x 99)Un soldato indiano, Sake Dean Mahomed, decise di lasciare l’esercito per vivere a Brighton (Inghilterra).

Per guadagnarsi da vivere aprì un locale di “bagni di vapore” dove era possibile farsi fare dei rilassanti massaggi alla testa con un prodotto a base di erbe indiane, dai fiori profumati.   😆

Lo chiamò: lo champo che in lingua hindi significa: “massaggiare”.

I negozianti della città presero “spunto” dallo champo e lo fabbricarono facendo bollire pezzi di sapone insieme a piante di vario genere.

Lo champo rendeva capelli puliti e profumati e tutti lo volevano, quindi in poco tempo si diffuse in Inghilterra e poi nel mondo.

Ecco a noi lo shampoo!!!  😉

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Posted in: Pagina Iniziale | Tagged: bagni di vapore, champo, erbe indiane, fiori, India, massaggio, shampoo, testa

Bach ed i fiori del benessere

Posted on 14 luglio 2014

“Non esiste guarigione se non è accompagnata da un atteggiamento mentale diverso, da tranquillità e da felicità interiore”.

Questa pensiero è di Eduard Bach.  Sapete chi è?  🙄

Medico, immunologo, batteriologo ed omeopata,  nato nel 1886 in Inghilterra dedicò la propria vita alla ricerca ” di una medicina umana”, che tenesse conto non solo del sintomo ma anche del patrimonio emozionale ed affettivo.

Alla fine degli anni venti, era un medico di successo, si rendeva conto che certi disturbi erano  più diffusi in pazienti con caratteristiche comuni di personalità e che l’andamento della malattia era strettamente collegato allo stato d’animo del malato.Tra il 1928 e il 1930 intuì lo stretto rapporto tra malattia e stato d’animo negativo  e la necessità di una cura semplice e vicina alla natura.

In pochi anni la scoperta! I fiori!

Avete capito bene.

Fiori, in grado di curare e riarmonizzare le malattie originate da disagi psicologici. Scoprì 38 rimedi floreali:  “I fiori di Bach”, elaborò il metodo di preparazione e trattamento. Quando morì nel 1936  la floriterapia era un sistema terapeutico completo e sperimentato.

I Fiori di Bach non combattono un sintomo, si prendono cura della nostra personalità, è una cura naturale ed agisce sulla nostra psiche e sul nostro fisico: ci rispetta.

Le essenze floreali sono 38 e vanno assunte sotto forma di gocce, più volte al dì, i rimedi sono suddivisi per aree emozionali:

rimedi per la paura, la solitudine, l’incertezza, lo sconforto e lo scoraggiamento, l’eccessiva cura del benessere altrui e l’insufficiente interesse per il presente.

Non c’è un rimedio “utile” per tutti…(non funziona così, fortunatamente!) è necessario conoscere il paziente e la sua personalità: uno stesso problema, in persone diverse,  può dare reazioni differenti.

La visita  con il terapeuta è fondamentale e piacevole: esponi i tuoi problemi, quel che senti, vivi e provi.

I gesti, le espressioni, la postura, la tua voce…tutto viene osservato e diviene informazione, il nostro corpo parla per noi e di noi.

La guarigione è individuale e personale,  i fiori di Bach sviluppano un’azione dolce e graduale.

In altri articoli, presenti in questa sezione, vi ho raccontato le mie difficoltà   con la “medicina tradizionale”.

Un persona se malata,  deve esser considerata nella sua interezza,  la guarigione deve ristabilire l’equilibrio psicofisico e la soluzione non è certo l’eliminazione del sintomo.

Il vero terapeuta vede la persona nella sua totalità: spirituale,  psicologica e fisica .

Per me è stato importante capire per poi scegliere (oltre che soffrire…)

Più di venticinque anni fa, grazie all’incontro con un vero medico, terapeuta e persona speciale  ( e ne parleremo!) ho scelto questo modo di pensare ,  agire e  di “curarmi” o meglio,  di prendermi cura di me! 😉

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Rimedio: Sweet Chestnut di E. Bach.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Posted in: Essere e Benessere | Tagged: 38 rimedi floreali, aree emozionali, Eduard Bach, fiori, floriterapia, gocce, linguaggio del corpo, osservazione del paziente, personalità, psiche e corpo, rimedi, sintomo

Grazie ai fiori!

Posted on 14 maggio 2014

I fiori mi danno gioia.

Mi piacciono forma, colore, profumo. Mi piace guardarli.

Provo un benessere fisico e mentale.

Ritengo corretto inserirli nella sezione  “Essere e benessere”  😉

Ecco le mie calle.   Emozione, emozionante, emozionarsi.

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Posted in: Essere e Benessere | Tagged: benessere, calle, colori, fiori, forma, profumo, serenità
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