Chi lavora nel mondo dei libri e chi li ama, lo sa bene, ci sono fenomeni letterari che non sai spiegarti, non capisci, non condividi ma spesso, purtroppo, accade anche il contrario. 🙄
Troppe volte ho letto e consigliato letture che non volevo finissero mai: storie, personaggi, parole, trame che irrompono dentro di te e tu lasci che tutto si faccia “sentire” …ma le altre persone inspiegabilmente, non provano nulla di tutto questo.
E’ accaduto anche con questo libro che racconta la vita di tre donne, in tre epoche diverse, in tre momenti diversi della loro vita, apparentemente non hanno nulla in comune se non un libro: “La signora Dalloway” di Virginia Woolf.
Viginia Woolf negli anni venti, sta per iniziare a scrivere il romanzo, in una piccola, tranquilla località, Laura Brown casalinga, negli anni cinquanta ha appena iniziato a leggerlo e Clarissa Vaughan, negli anni novanta, sta vivendo il romanzo.
Virginia Woolf lotta con la malattia mentale, Laura Brown è intrappolata in una società che non la rende felice e Clarissa Vaughan sta organizzando una festa per il suo amico Richard, malato terminale.
La giornata è caratterizzata da personaggi, eventi, storie, ricordi che intrecciano passato e presente.
L’autore racconta e noi viviamo le emozioni di queste tre donne che a tratti, forse, ci assomigliano.
Il libro che vi consiglio oggi è “Le ore” di Michael Cunningham, Premio Pulitzer nel 1999, vi segnalo anche il film tratto da questo romanzo, da vedere e ri-vedere, con una magnifica (l’ennesima) interpretazione di Meryl Streep, diretto da Stephen Daldry nel 2002. 😉